Le donne della Costituente

Il 1946 è un anno importante per quanto riguarda il diritto di voto alle donne: per la prima volta in Italia le donne maggiorenni potevano votare e essere elette.

Il primo tangibile passo delle donne nell’attività politica del paese, dopo l’esperienza della Resistenza, si registra in occasione in occasione delle prime elezioni amministrative postbelliche del 10 marzo 1946: le rappresentanti femminili con almeno 25 anni di età potevano essere elette. E divennero così sindaco per la prima volta in Italia Margherita Sanna a Orune, in provincia di Nuoro; Ninetta Bartoli a  Borutta, in provincia di Sassari; Ada Natali, che sarà poi parlamentare, a Massa Fermana, in provincia di Fermo; Ottavia Fontana a Veronella, in provincia di Verona; Elena Tosetti a  Fanano, in provincia di Modena; Lydia Toraldo Serra a Tropea, in provincia di Vibo Valentia.

Il 2 giugno 1946 l’Italia intera venne chiamata al voto, il primo dopo il ventennio del fascismo e a seguito dell’occupazione nazifascista. Il risultato del Referendum, proclamato dalla Corte di Cassazione il 10 giugno 1946, vide vincere i voti a favore della Repubblica con il 54,3% delle preferenze. Il 25 giugno 1946 si riunì per la prima volta l’Assemblea Costituente e ben 21 donne entrano a far parte di quel gruppo di eletti che potevano sedere ufficialmente nei banchi della politica. Le cosiddette Madri Costituenti erano rappresentanti dei diversi partiti presenti nel paese: nove dalla DC, nove dal PCI, due dal PSIUP ed una dal Fornte Liberale Democratico dell’Uomo qualunque. Cinque tra queste entrarono nella Commissione dei 75, incaricata di scrivere la Carta Costituzionale: Maria Federici, Angela Gotelli, Tina Merlin, Teresa Noce e Nilde Jotti che trent’anni dopo divenne la prima Presidente della Camera donna.

L’ingresso di queste 21 donne nello scenario politico nazionale fece sì che le istanze del mondo femminile, fino ad ora delegate agli uomini, potessero essere portate avanti in prima persona da chi fino a poco prima era senza voce. Quelle 21 donne rappresentavano tutte quelle staffette e partigiane che al momento del voto non avevano compito la maggiore età ma anche tutte le donne che ora si sentivano sempre più paritarie agli uomini.

Non possiamo non ricordare tutti i loro nomi:

  • Adele Bei
  • Bianca Bianchi
  • Laura Bianchini
  • Elisabetta Conci
  • Maria De Unterrichter Jervolino
  • Filomena Delli Castelli
  • Maria Federici
  • Nadia Gallico Spano
  • Angela Gotelli
  • Angela M. Guidi Cingolani
  • Leonilde Iotti
  • Teresa Mattei
  • Angelina Livia Merlin
  • Angiola Minella
  • Rita Montagnana Togliatti
  • Maria Nicotra Fiorini
  • Teresa Noce
  • Longo Ottavia
  • Penna Buscemi
  • Elettra Pollastrini
  • M. Maddalena Rossi
  • Vittoria Titomanlio
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