Traccia maturità 2016 il voto alle donne nella prima prova

22 giugno 2016

In linea con i vari pronostici e confermando tototemi e voci che si rincorrevano da giorni, il 70esimo anniversario del voto alle donne è tra le tracce della prima prova scritta all’esame di maturità che quest’anno vede impegnati oltre 500 mila studenti.

Prendendo spunto da due brani, uno della poetessa e partigiana Alba de Cespedese l’altro di Anna Banti, autrice del romanzo Artemisia, gli studenti interessati al tema storico potranno cimentarsi in una profonda riflessione sulle tappe cruciali del cammino di emancipazione femminile nel nostro Paese.

Fulcro del componimento è sicuramente il 1946, anno di svolta e di conquista da parte delle donne sia dell’elettorato attivo, sia di quello passivo. A partire dalle amministrative del 10 marzo che sancirono l’elezione delle prime sindache e successivamente con le politiche del 2 giugno in cui le donne furono chiamate ad esprimersi sull’assetto istituzionale dell’Italia – Repubblica o Monarchia –  ma anche ad eleggere e ad essere elette tra i membri dell’Assemblea Costituente.

Ma il percorso di crescita e conquista di un ruolo sempre più definito da parte delle donne all’interno della società ha radici molto più antiche al ’46 e già con la Grande Guerra, mogli, madri e figlie, costrette a rimpiazzare i posti lasciati vacanti dagli uomini chiamati al fronte, iniziarono a darsi da fare anche nei settori di attività dove erano da sempre state escluse.

La conquista che oggi appare scontata – si legge nella traccia – fu acquisita solamente con un decreto del 1945, anche se alcuni comitati femminili avevano tentato di far riconoscere il diritto di voto alle donne quando nel 1912 fu introdotto il suffragio universale maschile per tutti gli uomini al di sopra dei 30 anni, anche se analfabeti. L’intento coraggioso e pioneristico non fu affatto considerato, perdendo un’occasione. Allo scoppio della Grande guerra, infatti, la condizione della donna in Italia era limitata alla definizione di “angelo del focolare”: si prendeva cura dei figli e della loro educazione e si occupava delle faccende domestiche senza poter interferire con gli obblighi e i doveri destinati agli elementi maschili della famiglia. Un ruolo però, che già alla vigilia della guerra sembrava stretto, ma che non fu applicato al diritto nazionale (…)”.

Un tema, dunque, che racchiude più temi, anniversari, ricorrenze (70esimo del voto alle donne, 70 anni della Repubblica, centenario del primo conflitto mondiale) che la Presidenza del Consiglio sta ricordando attraverso speciali eventi ed iniziative, che hanno come destinatari principali le giovani generazioni.

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